I Black Billies celebrano le radici della musica americana, come hanno fatto prima i Creedence Clearwater Revival, i Blasters, i Paladins e i BR549, le loro band di riferimento dal punto di vista stilistico. Il repertorio si basa sulle canzoni meno popolari originariamente eseguite da artisti della prima generazione rock & roll come Buddy Holly, Fats Domino e Elvis Presley, da star del country come Hank Williams, Webb Pierce e Moon Mullican, da bluesmen meno celebrati come Lazy Lester e Slim Harpo e da nomi storici del bluegrass come Bill Monroe e Flatt & Scruggs.

Grazie al loro approccio inequivocabilmente rock & roll, i Black Billies riescono a far apprezzare sonorità roots del periodo anni ‘30 fino ai primi ’60 anche ad un pubblico non avvezzo al suono vintage. Per magia le vecchie canzoni di 70, 80 anni fa riprendono vita e si dimostrano attuali, almeno quanto alcuni altri pezzi moderni presi in prestito da Marty Stuart, Lee Roy Parnell, Dwight Yoakam e Fabulous Thunderbirds suonati nella parte conclusiva dello show, per dimostrare l’evoluzione del genere, dall’hillbilly rurale e dal primo blues elettrico fino al rock and roll degli anni ’50 e di oggi.

I Black Billies celebrano le radici della musica americana, come hanno fatto prima i Creedence Clearwater Revival, i Blasters, i Paladins e i BR549, le loro band di riferimento dal punto di vista stilistico. Il repertorio si basa sulle canzoni meno popolari originariamente eseguite da artisti della prima generazione rock & roll come Buddy Holly, Fats Domino e Elvis Presley, da star del country come Hank Williams, Webb Pierce e Moon Mullican, da bluesmen meno celebrati come Lazy Lester e Slim Harpo e da nomi storici del bluegrass come Bill Monroe e Flatt & Scruggs.

Grazie al loro approccio inequivocabilmente rock & roll, i Black Billies riescono a far apprezzare sonorità roots del periodo anni ‘30 fino ai primi ’60 anche ad un pubblico non avvezzo al suono vintage. Per magia le vecchie canzoni di 70, 80 anni fa riprendono vita e si dimostrano attuali, almeno quanto alcuni altri pezzi moderni presi in prestito da Marty Stuart, Lee Roy Parnell, Dwight Yoakam e Fabulous Thunderbirds suonati nella parte conclusiva dello show, per dimostrare l’evoluzione del genere, dall’hillbilly rurale e dal primo blues elettrico fino al rock and roll degli anni ’50 e di oggi.

Maurizio_2024

MAURIZIO ‘DR FEELGOOD’ FAULISI

voce e chitarra ritmica

E’ stato presidente della Bluegrass & Country Music Association of Italy, ha fatto l’impiegato, l’operaio, l’agente di viaggio, il promoter, il responsabile della programmazione di live club, il regista radiofonico, il venditore ambulante, l’attore di cinema e teatro, ha scritto centinaia di articoli dedicati ad artisti contemporanei e icone delle musica roots americana, tiene workshop sulle origini del Rock and Roll in scuole di musica, istituti, biblioteche, università, penitenziari ed è direttore del sito ‘The Long Journey’, presenta festival, guida gruppi di appassionati in tour negli USA nei luoghi dove è nata la musica tradizionale e il rock, a volte fa anche dj-set. Conduce trasmissioni radio dal 1978, ha collaborato con Radio Popolare, Italia Radio e per 15 anni con RockFM. Dal 2009 è la voce di ‘Dr Feelgood’ su Virgin Radio.

Country, blues e rock and roll sono da sempre la colonna sonora della sua vita, la divulgazione di questi generi in Italia è per lui una seria missione, ma si è anche divertito con una serie di band acustiche ed elettriche, Radio Rangers, Nashville Bound, Long Journey e dal 2017 con i Black Billies.

Le sue chitarre: Gibson J45, Eastman Archtop 805e, Gretsch G5422TG Electromatic Hollow Body e una splendida Paoletti Telecaster Nancy Lounge Thinline. Il suo ampli è stato realizzato da Massimo Rambaldi (Starlogic). Usa cavi Reference Cables.

Maurizio_2024

MAURIZIO ‘DR FEELGOOD’ FAULISI

voce e chitarra ritmica

E’ stato presidente della Bluegrass & Country Music Association of Italy, ha fatto l’impiegato, l’operaio, l’agente di viaggio, il promoter, il responsabile della programmazione di live club, il regista radiofonico, il venditore ambulante, l’attore di cinema e teatro, ha scritto centinaia di articoli dedicati ad artisti contemporanei e icone delle musica roots americana, tiene workshop sulle origini del Rock and Roll in scuole di musica, istituti, biblioteche, università, penitenziari ed è direttore del sito ‘The Long Journey’, presenta festival, guida gruppi di appassionati in tour negli USA nei luoghi dove è nata la musica tradizionale e il rock, a volte fa anche dj-set. Conduce trasmissioni radio dal 1978, ha collaborato con Radio Popolare, Italia Radio e per 15 anni con RockFM. Dal 2009 è la voce di ‘Dr Feelgood’ su Virgin Radio.

Country, blues e rock and roll sono da sempre la colonna sonora della sua vita, la divulgazione di questi generi in Italia è per lui una seria missione, ma si è anche divertito con una serie di band acustiche ed elettriche, Radio Rangers, Nashville Bound, Long Journey e dal 2017 con i Black Billies.

Le sue chitarre: Gibson J45, Eastman Archtop 805e, Gretsch G5422TG Electromatic Hollow Body e una splendida Paoletti Telecaster Nancy Lounge Thinline. Il suo ampli è stato realizzato da Massimo Rambaldi (Starlogic). Usa cavi Reference Cables.

MARIANO MARIN

telecaster

Sulla scena blues e rock’n’roll Italiana dal 1991 con The 33 Street Band, Mr Blues & Family e, dal 1995, con gli Snakedoctors con i quali si esibisce fino al 2015 in ogni angolo d’Italia e in USA.

Nel corso degli anni condivide il palco con Noel Redding (bassista della Jimi Hendrix Experience), Peter Glaser, Tim Kreekel (chitarrista di Carl Perkins) ed è in tour con Gary Primich, Johnny Sansone e Doug Jay.

Tra il 1994 e il 2004 trascorre diversi periodi in Texas-USA dove suona con alcuni tra i più importanti nomi della scena Blues di Dallas come Sam Myers, Mike Morgan, Hash Brown, Jim Shuler, Holland K. Smith.

Grazie alle scelte stilistiche e al repertorio dei Black Billies si scopre appassionato anche di chitarra country, ampliando così il suo campo d’azione nei confronti della roots music made in USA.

Suona una Fender ‘52 Telecaster con ampli Fender ‘65 Deluxe Reverb e utilizza Wampler Ego Compressor, Electro Harmonix Ocean 11 Reverb e TC Electronic Spark Booster

Mariano_2024
Mariano_2024

MARIANO MARIN

telecaster

Sulla scena blues e rock’n’roll Italiana dal 1991 con The 33 Street Band, Mr Blues & Family e, dal 1995, con gli Snakedoctors con i quali si esibisce fino al 2015 in ogni angolo d’Italia e in USA.

Nel corso degli anni condivide il palco con Noel Redding (bassista della Jimi Hendrix Experience), Peter Glaser, Tim Kreekel (chitarrista di Carl Perkins) ed è in tour con Gary Primich, Johnny Sansone e Doug Jay.

Tra il 1994 e il 2004 trascorre diversi periodi in Texas-USA dove suona con alcuni tra i più importanti nomi della scena Blues di Dallas come Sam Myers, Mike Morgan, Hash Brown, Jim Shuler, Holland K. Smith.

Grazie alle scelte stilistiche e al repertorio dei Black Billies si scopre appassionato anche di chitarra country, ampliando così il suo campo d’azione nei confronti della roots music made in USA.

Suona una Fender ‘52 Telecaster con ampli Fender ‘65 Deluxe Reverb e utilizza Wampler Ego Compressor, Electro Harmonix Ocean 11 Reverb e TC Electronic Spark Booster

Max_2024

 

 

 

 

 

MAX GHIRARDELLI

Contrabbasso / Basso elettrico

Polistrumentista, al contrabbasso e basso nei Blackbillies ma suona anche chitarra acustica, elettrica, manouche, dobro, mandolin, lap steel, banjo e fiddle.

Ha studiato canto e ha un debole per le armonie vocali: con un range di 4 ottave passa con disinvoltura da basso a high tenor. È stato per 20 anni alla guida della country band Redwoods, calcando i palchi dei principali festival italiani ed europei dedicati al genere tra cui Interlaken nel 1998.

Ha suonato al prestigioso festival bluegrass di La Roche con i Bluegrass Stuff; contrabbassista per 5 anni con il progetto Jazztag; jazz, pop e rock con svariate altre formazioni.

Sempre con Dr. Feelgood condivide l’avventura nei Long Journey.

Suona contrabbasso tedesco di liuteria mod. Panormo e Hofner Ignition SE.

Max_2024

MAX GHIRARDELLI

Contrabbasso / Basso elettrico

Polistrumentista, al contrabbasso e basso nei Blackbillies ma suona anche chitarra acustica, elettrica, manouche, dobro, mandolin, lap steel, banjo e fiddle.

Ha studiato canto e ha un debole per le armonie vocali: con un range di 4 ottave passa con disinvoltura da basso a high tenor. È stato per 20 anni alla guida della country band Redwoods, calcando i palchi dei principali festival italiani ed europei dedicati al genere tra cui Interlaken nel 1998.

Ha suonato al prestigioso festival bluegrass di La Roche con i Bluegrass Stuff; contrabbassista per 5 anni con il progetto Jazztag; jazz, pop e rock con svariate altre formazioni.

Sempre con Dr. Feelgood condivide l’avventura nei Long Journey.

Suona contrabbasso tedesco di liuteria mod. Panormo e Hofner Ignition SE.

FABIO NOBILE

pianoforte

Inizia a suonare piano e chitarra a 13 anni, a 18 scopre il blues di Chicago ed è subito grande amore.

Suona con la Raggia Blues Band dal 1996 al 2004 ed altre formazioni blues della scena milanese, alternandosi con altre rock e pop band in cui spazia tra i generi più disparati per poi concentrarsi dal 2007 esclusivamente sul rock’n’roll.

Dal 2007 al 2014 gira l’Italia e l’Europa con “Johnny Boy and the Icecream” con i quali realizza e scrive parte del disco “Vanilla” (oltre 5000 copie vendute), ed ha una splendida parentesi con la band rock’n’roll “Boom Boom Shakers” dal 2014 al 2018.

Grande appassionato di musica nera americana, riscopre e rivaluta il country in questi ultimi anni, trovando il perfetto connubio nei Black Billies

Suona un Piano Roland FP5.

Fabio_2024
Fabio_2024

FABIO NOBILE

pianoforte

Inizia a suonare piano e chitarra a 13 anni, a 18 scopre il blues di Chicago ed è subito grande amore.

Suona con la Raggia Blues Band dal 1996 al 2004 ed altre formazioni blues della scena milanese, alternandosi con altre rock e pop band in cui spazia tra i generi più disparati per poi concentrarsi dal 2007 esclusivamente sul rock’n’roll.

Dal 2007 al 2014 gira l’Italia e l’Europa con “Johnny Boy and the Icecream” con i quali realizza e scrive parte del disco “Vanilla” (oltre 5000 copie vendute), ed ha una splendida parentesi con la band rock’n’roll “Boom Boom Shakers” dal 2014 al 2018.

Grande appassionato di musica nera americana, riscopre e rivaluta il country in questi ultimi anni, trovando il perfetto connubio nei Black Billies

Suona un Piano Roland FP5.

Alessio_2024

ALESSIO GAVIOLI

batteria

Nato nel ’90 a Varese, inizia a suonare sin da bambino.

Studia in principio con Tommy Bradascio e Gio Rossi, per poi entrare in Conservatorio dove si diploma nel 2014 in Batteria e Percussioni Jazz.

Comincia da piccolo con la band della scuola, poi scopre il punk e da lì è un casino.
Dal 2002 ad oggi live, studio, gavetta standard.

Si avvicina molto al mondo del blues accompagnando alcuni nomi di rilievo nel genere, fino ad essere selezionato nel 2019 per la “Blues Made in Italy All Stars Band”.

Non avendo però ben chiaro cosa gli piaccia e cosa no, rimbalza fra il doom e il be-bop inciampando nell’hip-hop e rotolando nella country music.

In questo magma che a quanto pare è “fare il batterista da grande”, approda nei Black Billies per la prima volta nel 2017, per poi tornare nel 2023.

Suona una Early 70’s Rogers Holiday, Mid 60’s Carlton (MIJ) 60’s e Avedis Zildjian.

Alessio_2024

ALESSIO GAVIOLI

batteria

Nato nel ’90 a Varese, inizia a suonare sin da bambino.

Studia in principio con Tommy Bradascio e Gio Rossi, per poi entrare in Conservatorio dove si diploma nel 2014 in Batteria e Percussioni Jazz.

Comincia da piccolo con la band della scuola, poi scopre il punk e da lì è un casino.
Dal 2002 ad oggi live, studio, gavetta standard.

Si avvicina molto al mondo del blues accompagnando alcuni nomi di rilievo nel genere, fino ad essere selezionato nel 2019 per la “Blues Made in Italy All Stars Band”.

Non avendo però ben chiaro cosa gli piaccia e cosa no, rimbalza fra il doom e il be-bop inciampando nell’hip-hop e rotolando nella country music.

In questo magma che a quanto pare è “fare il batterista da grande”, approda nei Black Billies per la prima volta nel 2017, per poi tornare nel 2023.

Suona una Early 70’s Rogers Holiday, Mid 60’s Carlton (MIJ) 60’s e Avedis Zildjian.